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Inaugurata l’interconnessione della A4 Brescia-Padova con la SPV Superstrada Pedemontana Veneta
03 maggio 2024

Si è tenuta oggi alla presenza dei vertici del Gruppo A4 Holding, di Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova Spa, dei rappresentanti delle diverse aziende costruttrici riunite in RTI Montecchio Scarl e a quella del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, l’inaugurazione dell’interconnessione fra l’autostrada A4 Brescia–Padova e la Superstrada Pedemontana Veneta.

Il nuovo collegamento fra le due arterie verrà ufficialmente aperto al traffico veicolare domani mattina 4 maggio 2024 dalle ore 8.00.

Un’interconnessione che nelle intenzioni di A4 Holding diventa strategica per contribuire concretamente – considerati i trend in continua crescita dei dati di traffico giornaliero - a evitare le criticità dovute alla congestione della tratta Brescia-Padova.

Un’infrastruttura viaria che si inserisce in un contesto complesso di intervento durato quattro anni e mezzo, che vedrà l’apertura al traffico della nuova autostazione di Montecchio Maggiore a fine giugno 2024, il completamento del parcheggio adiacente al casello nelle settimane immediatamente a seguire (comunque entro luglio) e poi nel mese di dicembre saranno terminati anche i lavori del nuovo Centro Manutenzione e quindi il riordino della viabilità esterna fuori dal vecchio casello di Montecchio.

Un progetto articolato, atteso da tempo, che ha permesso di realizzare un insieme di opere che avranno il compito di migliorare la funzionalità del collegamento autostradale con la rete della viabilità ordinaria, che a sua volta è connessa al sistema della mobilità regionale e a quello provinciale e che da tempo presenta diverse criticità.

Il tutto per concorrere ad alleggerire le condizioni di carico delle strade e degli incroci esistenti, che si presentano già ora in stato di congestione, sperando così di venire incontro ulteriormente alle esigenze della viabilità della provincia di Vicenza e in particolare dei comuni di Brendola, Montebello Vicentino e Montecchio Maggiore.

Il piano lavori ha richiesto una stretta sinergia e un continuo coordinamento con i cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta e dell’Alta velocità/Alta capacità Ferroviaria e che, proprio per la sovrapposizione con la nuova linea di Alta Velocità ferroviaria fra Verona e Vicenza, ha imposto anche l’esecuzione in contemporanea delle gallerie di sottoattraversamento autostradale.

Sono stati realizzati nuovi svincoli autostradali a livelli sfalsati, la corsia di emergenza sull’A4 in corrispondenza della linea ferroviaria Milano-Venezia, con adeguamento dell'asse autostradale per circa 2 km, il rifacimento dell'esistente cavalcaferrovia e, come detto prima, la realizzazione del nuovo casello, oltre ovviamente a tutte le altre opere di completamento.

L’intero progetto, compresa l’interconnessione, ha previsto un investimento di quasi 91 milioni di euro, sostenuto interamente dalla concessionaria Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova del Gruppo A4 Holding, e ha coinvolto ben 140 ditte che a vario titolo si sono occupate delle lavorazioni, impegnando operai e tecnici per circa 500 mila ore di lavoro.

“Il nostro Gruppo – è il commento di Gonzalo Alcalde, Presidente del Gruppo A4 Holding – ha dimostrato ancora una volta quanto tenga allo sviluppo sostenibile di tutto il Veneto e in particolare delle cinque province che abbiamo onere e onore di attraversare con le nostre autostrade. Abbiamo dedicato e investito molto per progettare, innovare e rendere sicure le nostre vie di collegamento e crediamo ancora oggi, dopo oltre settant’anni di attività, nell’importanza di concorrere alla crescita di quello che per noi rappresenta un vero e proprio “capitale territoriale”. Questo innesto strategico con la Superstrada Pedemontana Veneta si inserisce proprio in questo modo di concepire il nostro intervento, nella speranza possa da una parte alleggerire il peso del traffico sulla A4 a beneficio di chi viaggia sulle nostre autostrade, ma che siamo sicuri permetterà di facilitare i collegamenti con i comuni e le aree industriali e artigianali pedemontane”.