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Nuova Valdastico a Nord: definite anche le ultime varianti
14 maggio 2020

A4 Holding, società del Gruppo Abertis che gestisce la rete autostradale di A4 Brescia-Padova e A31 Valdastico, informa che si è tenuto oggi, attraverso la modalità della video conferenza, l’ultimo confronto fra Regione del Veneto, Provincia di Vicenza e i comuni di Piovene Rocchette, Cogollo del Cengio, Arsiero, Valdastico e Pedemonte, concernente la localizzazione delle varianti di tracciato, intervenute rispetto al progetto preliminare del primo lotto del proseguimento a nord dell’autostrada A31 Valdastico.

Il progetto definitivo del tratto veneto della A31 da Piovene Rocchette alla Valle dell’Astico, predisposto da A4 Holding ancora a giugno 2017, prevede il prolungamento verso nord della Valdastico (già esistente per 90 km tra la Provincia di Rovigo e Piovene Rocchette) per complessivi 17,84 km, collegandosi alla viabilità ordinaria tramite due svincoli: quello di Cogollo del Cengio e quello di Valle dell’Astico/Pedemonte.

Un progetto infrastrutturale che contempla interventi economici, a solo carico del concessionario autostradale, pari a 1,3 miliardi di euro.

Recenti richieste della Regione del Veneto e della Soprintendenza hanno portato a definire alcune modifiche al progetto definitivo presentato nel 2017, in particolare stralciando la realizzazione del casello precedentemente prevista nel comune di Cogollo del Cengio, aumentando così lo sviluppo in galleria del tracciato, e prevedendo interventi di potenziamento della Strada Provinciale 350 sia a nord che a sud del casello eliminato.

Pervenuti tutti i pareri positivi dei Ministeri e delle istituzioni competenti, l’approvazione definitiva del 1° lotto funzionale della A31 a Nord è quindi prossima al completamento, mancando il solo consenso della Regione del Veneto, a seguito dell’odierno incontro, ai fini dell’intesa Stato-Regione sulla localizzazione delle varianti di tracciato, propedeutico all’invio al Cipe per il conclusivo assenso.

A4 Holding esprime tutta la propria soddisfazione per l’ormai prossima conclusione di un iter triennale estremamente complesso, perseguito con tutte le energie, le risorse e gli investimenti possibili per poter programmare al meglio un’opera considerata strategica per lo sviluppo viabilistico, infrastrutturale ed economico del Veneto e del Nord Est, auspicando si possano determinare quanto prima tutti i presupposti tecnici e amministrativi anche per la successiva progettazione e realizzazione del 2° lotto, che completerà il corridoio d’interconnessione infrastrutturale con la Valsugana e la Valle dell’Adige in Trentino.